
L’ultima panchina, giusto un anno fa. Presa in corsa la guida della Vis Artena, un periodo iniziale in cui inculcare nei suoi giocatori nuovi dettami. Alcuni punti persi per strada, un primo approccio difficile, dunque la scelta di Matrigiani di chiudere il rapporto. Fabrizio Liberti riparte dalla Boreale. Entrambe le controparti per rilanciarsi. Dopo un’estate assai turbolenta, l’ex centrale difensivo di spessore ha finalmente chiuso il cerchio. L’obiettivo è quello di condurre in acque meno agitate la formazione di Tor di Quinto. Di rilanciarsi a livello professionale, portando avanti le sue idee, il suo credo. Un calcio fatto d’intensità e di attenzione ai minimi particolari. Mister Liberti ha scelto Lazioingol.it per parlare in esclusiva da neo tecnico biancoviola.
Hai diretto i primi allenamenti. Quali sono le sensazioni? Che gruppo hai trovato? “Per prima cosa ho trovato una dirigenza capace e attenta a tutto. Il gruppo è soprattutto composto da giovani molto interessanti con qualche grande di qualità”.
La posizione di classifica non è delicata, ma non da codice rosso. Credi ci siano i presupposti per allontanarsi nel minor tempo possibile dalla soglia dei play out? “Praticamente ho diretto il mio primo allenamento giovedì, ma sono convinto che l’idea che mi sono fatto è quella giusta. Possiamo fare bene, l’impatto con i ragazzi è stato buono. Ho modificato qualcosa nella gestione settimanale, ci siamo messi subito al lavoro per finire bene“.
Hai avuto modo di osservare la squadra contro la Vigor Acquapendente? Stai pensando a qualche novità tattica, visto il materiale umano a disposizione? “No, non ho visto l’ultima partita. Ad esser sincero ero da un’altra parte, a vedere una squadra del girone B. Ero in procinto di mettermi d’accordo per subentrare. La chiamata della Boreale è stata una sorpresa e devo dire che dopo la chiacchierata con il presidente sono rimasto colpito dai progetti presenti e futuri. Ci sono margini di crescita, una stretta di mano è bastata e ci siamo messi a lavoro. In questo momento cambieremo poco, ma metterò dentro le mie idee e la mentalità che cerco di trasmettere ai ragazzi”.