
Per Gabriele La Rosa, regista classe ’89 romano, la passione per il calcio è compagna di una vita. Dalla scorsa stagione questo amore per il pallone l’ha condotto fino a Ladispoli. Prima di arrivare al rossoblu, per La Rosa il calcio ha vestito i colori di Avezzano, San Cesareo, Zagarolo, Città di Castello, Guidonia e Lariano: quasi dieci sui campi, tra l’Eccellenza e la Serie D.
Quand’è che il ragazzino Gabriele La Rosa ha capito che poteva arrivare ad ambire a una “carriera” calcistica? Quali erano i sogni e le speranze di quel ragazzino, i suoi miti nel calcio?
La mia non la reputo una una vera e propria carriera. Noi che militiamo in queste categorie siamo dilettanti, “giocatori di pallone” non calciatori. Non rimpiango la mia scelta, c’è chi arriva e chi non arriva e lo dico senza amarezza. Chiunque ami questo sport sogna di sfondare, ma ripeto non ho rimpianti: quello che ho vissuto farà sempre parte del mio bagaglio di esperienze. Per quanto riguarda i miei miti ammetto che mi sono sempre piaciuti i giocatori tecnici ed intelligenti come Zidane, Pirlo o Liverani.
Per quanto riguarda il futuro quali sono i tuoi progetti?
Più che progetti, per il futuro mi auguro la felicità. I progetti possono cambiare di giorno in giorno, la felicità no.
Quali sono le tue impressioni riguardo alla vostra classifica? Obiettivi?
Ad oggi la nostra situazione è molto positiva visto che dopo sette partite i punti dicono che siamo secondi. Abbiamo avuto un buon inizio e spero che la squadra continui a viaggiare con questi ritmi… e magari anche calpestando il terreno del nuovo stadio.
Domenica contro l’Atletico Vescovio cosa è mancato per conquistare la vittoria?
E’ mancato un gol in più dell’avversario (ermetico).
Il prossimo avversario si chiama Valle Del Tevere, al momento secondo a pari punti del Ladispoli
Sì loro vengono da una vittoria schiacciante, 4-2 al Montecelio, stanno facendo bene, sono in un ottimo periodo. Sicuramente a Forano ci andremo a giocare la seconda posizione, ma non si deciderà nulla di più di un momentaneo secondo posto. L’obbiettivo resta ancora la salvezza, l’importante è avere continuità.
Ufficio Stampa Ladispoli